Finisce un'era: il Gruppo Angelini acquisisce G.B.Bertani

La notizia circolava negli ambienti già da un anno abbondante, forse più: del resto, solo i più distratti non potevano essere a conoscenza dei dissidi interni e delle difficoltà di vario genere che affliggevano da tempo la storica griffe vinicola veronese G.B.Bertani.

Ora è ufficiale: dopo essere stata corteggiata da grandi gruppi nazionali (dalla veneta Santa Margherita ai trentini Lunelli del marchio Ferrari Spumanti), la grande cantina è passata di mano al Gruppo Angelini, la cui fama è legata soprattutto all'attività nel campo farmaceutico (più che in quello vinicolo).

Questo il comunicato ufficiale, nel quale peraltro si assicura "la continuità di gestione e lo sviluppo della prestigiosa cantina veronese, conosciuta in tutto il mondo" (si dice sempre così).

"Tenimenti Angelini, società vitivinicola del Gruppo farmaceutico Angelini, ha acquisito a far data dal 1° dicembre 2011, la maggioranza delle quote di Bertani Holding e della Tenuta Novare, storica azienda veronese produttrice di alcuni dei più conosciuti vini italiani tra i quali l’Amarone, di cui la famiglia Bertani è considerata uno dei padri fondatori. Emilio Pedron è stato confermato nel ruolo di presidente e amministratore delegato della Cav. G.B. Bertani per garantire la continuità di gestione delle attività di produzione e commercializzazione dei vini. L’acquisizione riguarda il marchio Bertani, la sua distribuzione commerciale e le storiche cantine di Grezzana di Verona. Comprende inoltre vigneti e casali della Tenuta Novare situata nel cuore della Valpolicella Classica. Da sempre impegnata nella valorizzazione dei prodotti del territorio veronese, con l’Amarone al vertice della propria produzione e fra le prime cantine a iniziarne la produzione, Cantine Bertani produce 2 milioni di bottiglie di vino l’anno, che esporta in oltre 40 Paesi. L’attività è in costante crescita e per il 2011 è previsto un incremento del fatturato del 15% sul 2010, per un totale di 12 milioni di euro 

Fondate nel 1857 dai fratelli Bertani, le Cantine Bertani sono rimaste fino ad ora di proprietà familiare. Con la loro attività rappresentano una fetta di storia della viti-enologia italiana e veronese in particolare, con l’Amarone come vino di punta, del quale possiede una collezione unica di bottiglie di annate storiche dal 1959 ad oggi. La produzione Bertani è conosciuta nel mondo per l’unicità, la costanza e la coerenza di riconoscibilità nello stile dei suoi prodotti.

La Tenuta Novare ha un’estensione di oltre 200 ettari tra boschi, oliveti, vigneti, casali e fonti perenni di acqua, è situata nel cuore della Valpolicella Classica, a pochi passi da Verona e rappresenta uno dei migliori cru per la produzione di Valpolicella. 

Tenimenti Angelini, parte dell’omonimo gruppo leader nel settore del benessere e farmaceutico, nascono nel 1994 con l’acquisizione di tre storiche cantine in Toscana: l’Azienda Agricola Val di Susa a Montalcino, la Tenuta Tre Rose a Montepulciano e la storica San Leonino a Castellina in Chianti. Nel 2010 si aggiunge ai marchi toscani la prestigiosa azienda Puiatti di Romans con le produzioni del Collio e dell’Isonzo. Fa parte del Gruppo l’azienda di famiglia nelle Marche, la Collepaglia, di oltre 1.000 ettari, di cui parte vitati, destinati alla produzione di Verdicchio di Jesi.

Bertani e Tenimenti Angelini proseguiranno le loro gestioni indipendenti, ma da subito partirà una puntuale verifica per esaminare possibili sinergie positive. Con l’accesso a una delle zone più nobili e pregiate del panorama vitivinicolo italiano e con l’arricchimento del suo portafoglio prodotti, il polo vitivinicolo del Gruppo Angelini prevede di raddoppiare il suo volume d’affari". 

Bertani è un nome quasi sacro per tutti gli appassionati dei rossi di Valpolicella e Valpantena: rappresenta la memoria storica dell'enologia veronese. Fu nelle cantine di villa Novare, all'epoca sede della Cantina Valpolicella di Negrar, che nel 1936 nacque la prima bottiglia di autentico Amarone. E sempre di Bertani è la leggendaria bottiglia di Recioto della Valpolicella Acinatico 1928, di cui esistono (sottochiave) ancora pochissime bottiglie. 

Insomma, dopo Bolla, oggi nell'orbita GIV, un altro pezzo di storia dell'enologia veronese volta pagina, dimostrando una volta di più la difficoltà di gestione imprenditoriale moderna da parte di tante famiglie del vino italiane, quando paralizzate dai dissidi interni al punto da preferire di vendere tutto (o quasi) al miglior offerente.

Alla fine, questa è stata la scelta anche delle famiglie Bertani e Arvedi, che al Gruppo farmaceutico hanno ceduto oltre il 70% delle quote della Bertani Holding spa (proprietaria del marchio e della cantina di Grezzana) e di Tenuta Novare srl (proprietaria dell'omonima villa e dei pertinenti 200 ha di terreni).