Matilde Poggi

Time to rest

Ancora dal mondo dei comunicati stampa: 

- Il Consorzio tutela Lugana ha sempre  un’agenda più fitta di impegni e iniziative, a testimoniare il costante impegno elargito per  diffondere la conoscenza di un prodotto tipico di ottima qualità. A testimonianza di ciò, la partecipazione, per la prima volta al Vinexpo di Bordeaux, evento di riferimento mondiale che riunisce tutti gli operatori del settore vini e distillati dal 16 al 20 giugno, è stata un successo. Il Lugana, quale DOC,  è stato apprezzato dai professionisti del settore molti provenienti da paesi quali: Belgio, Stati Uniti, Canada e Cina.

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Nuovi vertici alla FIVI: Matilde Poggi nuovo presidente

Matilde Poggi è una brava produttrice di Bardolino (e non solo), una vignaiola agguerrita e con le idee chiare, pronta a rimboccarsi le maniche con e insieme ad altri per portare avanti una causa comune. La sua elezione al vertice della FIVI, avvenuta due giorni fa, era data praticamente per certa: succede a Costantino Charrere. Le daranno valido supporto altri due teste coronate (dalla critica e dai consumatori) del vino (questa volta, soprattutto bianco) di grande qualità: il "re del Soave" Leonildo Pieropan e quello del Timorasso, Walter Massa, eletti alla carica di vicepresidenti. 

Ai nuovi eletti e a tutto il loro staff, nel quale ritroviamo anche qualche altro amico, i nostri auguri di buon lavoro.

Di seguito il comunicato ufficiale: 

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Vendita diretta: la FIVI bussa alla porta dell'Europa

La vendita diretta del vino al cliente finale è sempre stato un argomento molto sentito dai produttori, dibattuto e in parte, finora, abbastanza irrisolto. Adesso però non c'è piu tempo per i sofismi mercantili e i bizantinismi della burocrazia: la crisi ha iniziato a mordere seriamente anche l'arcipelago felice del vino, soprattutto i moltissimi atolli rappresentati da cantine che fondano tutto o quasi il loro fatturato sulle vendite nel sempre più asfittico canale Ho.Re.Ca. 

Basta, bisogna andare dritti al punto: raggiungere chi il vino lo compra per berlo. Non per rivenderlo o metterlo in carta. Una tematica che diventa, se possibile, ancora più pressante (e incasinata) quando si tratta di superare i confini nazionali. Per questo la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha deciso di muoversi a livello europeo: quello che segue, è il comunicato ufficiale:

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