Trentodoc

Il Trentodoc nel MUSE

L'ultima edizione di Bollicine su Trento, l'evento pre-natalizio dedicato ai Trentodoc, si è svolta nel bellissimo MuSe di Trento, il nuovo Museo della Scienza progettato dall'architetto Renzo Piano. E' una struttura che merita doppiamente una visita: per quello che c'è dentro e per come è fatta dentro e fuori. Gli sparkling del Trentino non potevano avere palcoscenico migliore.

Il rosso e il bianco, due appuntamenti da non perdere

Quest'ultimo scorcio di Novembre ci riporta un paio di appuntamenti enoici a cui siamo affezionati da tempo.

Il primo si terrà in provincia di Verona, a Villa de Winckels: "Vino in Villa", la consueta rassegna di vini della  Valpolicella, in programma il 19 novembre dalle 19 alle 23, mette in scena come di consueto il Valpolicella Superiore e, per i produttori più coraggiosi, anche il Valpolicella base. Due vini che, dopo anni di trascuratezza, una buona parte di produttori sta tornando a prendere in considerazione, giusto in tempo per rendersi conto che per farli bene occorrono competenze e materia prima di qualità non inferiori a quelle che solitamente dedicano ad Amarone e Ripasso. Sarà per questo che i nuovi produttori tengono in grande considerazione il Superiore e lo considerano a buon diritto, il vero vino di territorio.

Per il secondo appuntamento invece ci spostiamo in Trentino e inauguriamo l'atmosfera natalizia con le bollicine locali: Bollicine su Trento n.11 si terrà dal 26 novembre al 13 dicembre. L’iniziativa si rivolge sia agli operatori del settore sia al pubblico appassionato di queste bolle-che-ballano.

Sedi dell’evento saranno Palazzo Roccabruna,  in centro città, e, per gli operatori di settori, anche il MUSE.  Grazie al supporto della Strada del Vino, la manifestazione coinvolgerà anche numerosi bar, winebar ed enoteche che proporranno l'aperitivo serale o del fine settimana.

Il programma dettagliato della manifestazione è disponibile sul sito ufficiale.

Il Prosecco non è un "frizzantino"

Nessuno s'indigna se un Trentodoc viene definito un prosecco, o se si chiede (ancora) un prosecco intendendo però un Franciacorta.

Cosa vuoi che ne sappia la gente che va al bar! Quando chiede un prosecco intende una bollicina; il nome del vino, la Doc, il brand...chennessoio! (mai che si confondano con lo Champagne, però. Perchè uno Champagne è uno Champagne, lo sanno anche gli astemi). 

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Trentodoc: una degustazione

 Prendi una fredda giornata di gennaio, con il sole e la neve sulle montagne.  A Palazzo Roccabruna l'appuntamento era fissato da tempo. Più di 60 i Trentodoc schierati nel frigo pronti per la degustazione, e il bravo Antonio (il sommelier) a nostra disposizione, prodigo di spiegazioni e informazioni su vendemmie, vinificazioni, aziende, terreni, cambi di stile o di proprietà. Saltiamo i dati di produzione aggiornati perchè al momento della degustazione non erano ancora pronti, e veniamo subito al dunque: i vini. 

Ne abbiamo assaggiati 37, suddivisi in categorie (dosaggio zero, extra brut, brut, millesimati, riserve).

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Non chiamatele bollicine

Ogni tempo ha le sue idiosincrasie linguistiche.

Ci furono i giorni della misura in cui, e quelli dell'attimino: sulla bocca di tutti per anni, oggi suonano stonati, clamorosamente datati, perchè i nostri sono i giorni del di tutto e di più, e dell' idem con patate.  Queste ed altre espressioni più o meno folcloristiche sono destinate a tramontare dall'uso corrente non appena se ne affaccerà qualcun'altra di nuova.

Nel settore della comunicazione vitivinicola, già di per se' complesso, mutevole e soprattutto umorale, accade la stessa cosa: ci sono parole che ad alcuni provocano autentici attacchi di orticaria, al punto che ne invocano la cancellazione dal vocabolario. Niente di male se, per una parola (o un'espressione) che se ne va, ce ne fosse una che prende il suo posto. Ma questo, a quanto pare, non sempre avviene.

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